Confermata condanna per un giovane che maltrattava la madre
Confermata in appello la sentenza di condanna per un giovane di Montagnareale, in provincia di Messina, che maltrattava la madre.
Si tratta di un caso di maltrattamento in famiglia, da parte di un figlio T.S., con precedenti penali alle spalle e problemi di abuso di alcol, ai danni della madre, che subiva ripetute violenze fisiche e psicologiche. Il giovane si trovava agli arresti domiciliari presso l’abitazione familiare. In questo periodo aveva adottato atteggiamenti violenti e vessatori nei confronti della famiglia e in particolar modo della madre, che era stata costretta a sporgere denuncia.
Durante un sopralluogo dei Carabinieri della Stazione di Gioiosa Marea, il giovane veniva colto in flagranza di reato, sia per i maltrattamenti in famiglia, che per le violazioni delle misure cautelari dei domiciliari, a cui era sottoposto. Per tale motivo veniva arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.
Processato per direttissima davanti al Tribunale di Patti, il giovane veniva condannato alla pena di venticinque mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese del procedimento, di quelle del mantenimento in carcere e al risarcimento dei danni nei confronti della madre M.A., la quale si era costituita parte civile, con l’assistenza dell’Avvocato Calogero Gabriele Grillo (in foto)
L’imputato ha impugnato la sentenza di primo grado, davanti alla Corte di Appello di Messina, la quale però ha rigettato in toto il ricorso, confermando la condanna. Lo stesso ha presentato ricorso per cassazione, di cui si attende l’esito.