Ricordando Peppino Impastato, simbolo di pensiero libero e di coraggio
Oggi ricorre l’anniversario della morte di Peppino Impastato, simbolo di coraggio e di pensiero libero, ucciso tragicamente dalla mafia nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978, una data che non si può dimenticare.
Sono trascorsi ben quarantaquattro anni da quell’evento che è rimasto poi indelebile nella storia della Sicilia e dell’Italia intera. Originario di Cinisi, nel palermitano, il giovane era un attivista e un giornalista, che ha indirizzato il suo impegno nella lotta contro la mafia. Lui stesso proveniva da famiglia mafiosa e avviò un’intensa campagna di sensibilizzazione volta a sconfiggere il fenomeno criminale del malaffare, che era molto radicato nella società del tempo, ma soprattutto nella mentalità. Tutto questo però lo condusse allo scontro con la sua stessa famiglia, in particolare con il padre e con lo zio.
La sua lotta contro Cosa Nostra venne portata avanti in modo coraggioso e si servì con decisione dei mass media per la circolazione delle notizie: nel 1977 aveva infatti fondato una radio libera, chiamata “Radio Aut“, che aveva la sua sede a Terrasini. Intanto di pari passo cresceva anche il suo impegno all’interno della politica e nel 1978 si candidò, in occasione delle elezioni comunali, alla lista di Democrazia Proletaria. Peppino però, durante la notte tra l’8 e il 9 maggio dello stesso anno, venne rapito e rimase vittima di un terribile attentato che gli costò la vita, organizzato dai mafiosi che lo fecero saltare in aria sui binari della ferrovia, per mezzo di una carica di tritolo.
La sua è una storia davvero importante e interessante che va approfondita e nello stesso tempo presa come esempio per il grande coraggio mostrato. Non si può sempre tacere di fronte a ciò che non va bene all’interno della società. Certi schemi mentali, modi di pensare, improntati all’omertà e alla riverenza non sono più ammissibili nell’epoca contemporanea.
La temerarietà esemplare di personaggi come lui e come tanti altri che hanno riscritto la storia in maniera differente, deve indurre tutti a riflettere sull’importanza della libertà di pensiero e dell’informazione, che devono essere distaccati da ogni forma di paura e sottomissione.