25 aprile 2021 Festa della Liberazione, ma senza la libertà
Un’altra festa della Liberazione senza la libertà, rimasta ormai solo un’opinione, morta e sepolta, riproiettandoci indietro di qualche secolo.
Oggi ricorre l’anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, ma questa tanto agognata e sofferta libertà, ottenuta con fatica e impegno dai nostri avi, in effetti, in questo momento non c’è più.
Un altro 25 aprile, come è accaduto nel 2020, particolare e diverso da quelli degli anni passati. Si sta attraversando un periodo storico alquanto delicato e difficile. Bisogna tenere a mente una cosa, come ricorda la storia, tutto è ciclico e poi anche “historia magistra vitae” (la storia è maestra di vita) come diceva Cicerone, nel suo De Oratore. Dovrebbe servire a guardare il passato e a trarne insegnamento, storia che ha la funzione di guida per gettare le basi nel presente per il futuro.
Ma oggi siamo davvero consapevoli di ciò che è stato attuato e ottenuto dai nostri antenati? Il popolo italiano ha dovuto lottare tanto e duramente per ottenere i diritti inviolabili e le basi che hanno portato a costituire la Repubblica, la res publica, la “cosa di tutti” letteralmente, o meglio una “forma di governo in cui tutti i cittadini dello Stato partecipano al potere supremo, di norma indirettamente, per mezzo di propri rappresentanti liberamente eletti, o direttamente, per mezzo del referendum, e in cui la carica di capo dello Stato non è ereditaria ma elettiva e temporanea”, definizione tratta dal dizionario. Se ci si ferma a riflettere un attimo, forse qualcosa nel corso del tempo è andata storta e la Repubblica poteva evolversi anche meglio. Indipendentemente dall’emergenza della pandemia che ha costretto ogni individuo a limitare la propria vita, sicuramente alcuni concetti andrebbero rivisti. In modo particolare proprio il principio di libertà che è davvero ampio e sacrosanto in una società che si reputa essere democratica. Al giorno d’oggi la libertà è diventata essenziale come l’aria che si respira e nel momento in cui viene a mancare ci si sente soffocare. Senza dover venir meno ai propri doveri morali da cittadini responsabili e nel rispetto della legge ovviamente, poichè ognuno è tenuto a far del suo meglio.
Da quanto tempo non abbiamo al governo un capo di Stato liberamente eletto? Ce li ritroviamo lì a decidere sulle nostre vite, senza averli veramente scelti e senza che poi vadano incontro alle reali esigenze dei cittadini, da qualche annetto ad oggi. Questo è solo uno tra i tanti casi di mancata espressione libera che si possono citare. Si è strumentalizzati e manovrati da un potere che continua a gettare lo sguardo sui propri interessi economici, mentre il popolo è alla deriva più totale. Regna il caos in Italia e non si può continuare a far finta di niente. Bisogna comprendere prima di tutto che si è persone e non oggetti da baratto.
Buon 25 aprile nel ricordo di ciò che ci appartiene e nella cognizione della dignità di esseri umani.