Un passato da non dimenticare: oggi ricorre l’anniversario dei Vespri Siciliani
Oggi 30 marzo 2020 è una data molto importante per la Sicilia, poichè ricorre un anniversario significativo per tutti gli abitanti dell’isola, l’insurrezione dei Vespri Siciliani a Palermo.
I Vespri Siciliani possono essere considerati tra gli eventi salienti e indimenticabili per la storia della città di Palermo e dell’intera Sicilia. Un vissuto che può regalare lo spunto per risvegliare quell’animo battagliero e temerario insito dentro la moltitudine dei siciliani.
I fatti storici legati ai Vespri sono molto significativi. Nell’anno 1282 la Pasqua fu il 29 marzo e il 30 marzo, giorno successivo che coicideva con il Lunedi dell’Angelo, scoppiò una sommossa proprio durante l’ora dei vespri, ossia le preghiere del tramonto. Si trattò di una rivolta partita dal popolo di Palermo e, a poco a poco, trasformatasi in una vera e propria guerra in tutta l’isola. La ribellione avvenne contro il governo tirannico dei francesi Angioini, amministrati da Carlo I d’Angiò. La scintilla della rivoluzione scoppiò davanti alla Chiesa di Santo Spirito, nella città di Palermo. Da allora viene chiamata anche col nome di Chiesa dei Vespri. La pace di Caltabellotta nel 1302, sancì la fine della prima fase delle rivolte legate ai Vespri. Tutto ebbe termine definitivamente con il Trattato di Avignone nel 1372. La conseguenza fu la liberazione della Sicilia dai dominatori francesi Angioini che furono cacciati via. La corona venne data a Pietro III d’Aragona. Egli era il marito di Costanza di Svevia, nonchè figlia di Manfredi. Potevano essere rivendicati così i diritti dell’estinta dinastia sveva legata a Federico II.
Voglia di libertà in un territorio che era stato sempre assoggettato nel tempo da varie dominazioni. Gente di una terra, la Sicilia, ricca di cultura e di potenzialità, con la volontà di riscattare i propri diritti. Un passato che non va dimenticato quindi e che può essere un utile strumento atto a risvegliare nella memoria le qualità possedute.